Sono diverse le celebrità che, negli anni, hanno ricorso all’ipnosi. Se Adele l’ha usata per smettere di fumare e, di conseguenza, trarre beneficio per la sua voce, Albert Einstein ricorreva ciclicamente alla pratica per accedere a un livello più profondo di intuizioni. Oggi, l’ipnosi è una vera e propria terapia di tendenza, alla portata di mano delle comunità di benessere più accreditate. Alcuni hotel di lusso la propongono come trattamento di benessere alla stregue di massaggi e altro, come al Four Seasons di New York, ma quali sono le proprietà dell’ipnosi come fonte di benessere? Lo scopriremo in quest’articolo.
Ipnosi come fonte di benessere, cosa c’è da sapere
L’ipnosi nasce nell’Antica Grecia dove, quando si aveva un problema, ci si recava da un anziano saggio che faceva dondolare davanti agli occhi della persona un pendolo, cercando di portarlo verso una soluzione. Quanto appena descritto non è una favola, bensì, è una testimonianza riportata nel papiro demotico di Leyda. Diversi secoli dopo, nella Londra del XIX Secolo, venivano eseguiti centinaia di interventi chirurgici ricorrendo all’ipnosi. Nel 1892, la pratica fu riconosciuta dalla British Medical Association come un modo efficace per lenire il dolore e sollevare da molti disordini funzionali. Nel 1955, sempre in Inghilterra, se ne cominciò a raccomandare lo studio agli allievi delle facoltà di medicina più prestigiose.
Fast forward al 2021 dove, quella dell’ipnosi, non è soltanto una prestigiosa terapia ampiamente riconosciuta, utilizzata nella cura delle persone e prevista all’interno delle prestazioni di assistenza ambulatoriale, ma anche come fonte di benessere mentale ricercabile nei centri dedicati. Insomma ricorrere all’ipnosi può essere un toccasana non solo clinicamente parlando e, se ne si ha la possibilità, può diventare un efficace trattamento per combattere le ansie e i tormenti che attanagliano il proprio quieto vivere. Oggi, ricorrere all’ipnosi può risultare particolarmente utile per ritrovare la quiete dopo un’aspra tempesta.
