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Salute

Etilometro: quando sussiste l’obbligo per il lavoratore

E’ un confine non sempre ben marcato, quello fra la privacy in materia sanitaria del singolo cittadino e la tutela della comunità. Sebbene la prima sia assolutamente inviolabile, ci sono situazioni in cui è importante prevenire il rischio che comportamenti personali possano influire sul benessere di un gruppo. Uno di questi l’eventualità che un lavoratore si presenti sul lavoro in stato di ebbrezza. Se questa è una condizione sempre fastidiosa, che può essere causa di imbarazzi e tensioni, in certe situazioni rappresenta un vero e proprio pericolo; per esempio se fra le mansioni del lavoratore in questione c’è la guida di veicoli, anche industriali.

In questo caso c’è una procedura prevista dalla legge, che comprende periodici controlli all’etilometro cui sottoporsi. A mettere in atto questi accorgimenti è il responsabile della sicurezza, un lavoratore, scelto dalla direzione, che può diventare rspp azienda seguendo degli appositi corsi di formazione e aggiornamento. Ovviamente non sarà suo compito effettuare il test con l’etilometro, ma è affidato a un medico competente; al rspp può spettare il compito di individuare le modalità di controllo e verifica di eventuali soggetti a rischio, per poi passare la segnalazione all’ufficio di medicina del Lavoro.

Le categorie di lavoratori per cui è obbligatorio sottoporsi ad alcol test

L’utilizzo dell’etilometro sui luoghi di lavoro rientra nella sfera della Medicina del lavoro, ed è normato dal documento trasmesso dal Ministero della Salute alla Conferenza Stato – Regioni nel 2016. Questo documento elenca le categorie interessate, in quanto addette allo svolgimento di mansioni statisticamente a elevato rischio di infortuni, mettendo quindi a rischio la sicurezza propria e di terzi.

Fra coloro che possono essere sottoposti a controllo con etilometro – anche senza preavviso – vi sono:

    • addetti a condurre automezzi pesanti nel campo dell’edilizia, come gru, trattori, escavatori, elevatori
    • autisti di mezzi pubblici e privati per trasporto di persone
    • autisti di mezzi autorizzati al trasporto di merci pericolose
    • tutto il personale ferroviario
    • il personale aeronautico, compresi i controllori di volo

Per tutte queste categorie, e le altre per le quali la legge prevede l’obbligo di sottoporsi al alcol test, al datore di lavoro è anche richiesta la promozione di incontri specifici di informazione, formazione e counselling legato al tema dei rischi lavorativi; ovviamente dovrà essere fatto un percorso legato specificatamente ai pericoli associati all’assunzione di alcol. Inoltre il lavoratore deve essere informato sulle modalità e la periodicità delle verifiche che possono avvenire, e sulla metodologia seguita dal medico competente per svolgere il test.

Il lavoratore può rifiutarsi di sottoporsi al test?

La richiesta di sottoporsi al test dell’etilometro può essere fatta anche a quelle categorie di lavoratori per cui non è un obbligo di legge. Se per esempio sono evidenti le sue condizioni di ubriachezza, può essere allontanato temporaneamente dal luogo di lavoro sulla base del Decreto Legge 81 del 2008; in questa legge si sottolinea che è compito della dirigenza sorvegliare perché non sussistano condizioni di pericolo per nessuno. E’ possibile che, tramite il medico del Lavoro, si richieda un alcol test. Se vi sono obiettive condizioni che destano preoccupazione, il lavoratore deve sottoporsi per poter rientrare al lavoro.

Per le categorie per cui è obbligatorio, come accennato prima, l’esame con etilometro può avvenire anche a sorpresa. Oltre a dei controlli calendarizzati, infatti, dei controlli a campione possono essere fatti in qualsiasi momento. Qualora il lavoratore decida di sottrarsi a tale esame, verrà momentaneamente allontanato dal luogo di lavoro, non potendo svolgere le sue mansioni. Qualora un test risulti positivo, il lavoratore deve essere segnalato al SERT di competenza territoriale, il servizio per le tossicodipendenze.

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